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Recensioni

Il sito della Pinacoteca dello stato di San Paolo

La pinacoteca dello Stato di San Paolo (Brasile)
Non abbiamo avuto la fortuna di visitare di persona la pinacoteca brasiliana, nella pagina linkata ci limitiamo a commentare il sito ufficiale della galleria.

Come abbiamo detto nella presentazione della sezione recensioni, uno degli scopi di questo sito è provare a vedere cosa si potrebbe fare per la promozione dell'arte in Italia e delle pinacoteche in particolare; i siti internet possono essere una grandiosa forma promozionale: incuriosendo il visitatore le risorse web dovrebbero cercare di indurre il visitatore a recarsi fisicamente nella struttura, per visitare la mostre, ammirare le opere esposte e poter ammirare dal vivo le opere che ha potuto visualizzare sul web.

Il sito ufficiale della pinacoteca nazionale di San Paolo è un esempio di cosa non bisognerebbe fare nel costruire un sito per la promozione di una struttura museale.

Il sito è molto ricco, oltre alla presentazione della collezione vengono mostrate anche le mostre temporanee e le iniziative culturali. Lodevolmente il sito presenta anche una sezione dedicata alla stampa ma il sito è realizzato molto male dal punto di vista tecnico e logico.

Alla ricchezza dei contenuti del sito infatti non corrisponde una realizzazione adeguata, questo impedisce, ad esempio, ai motori di ricerca di indicizzare tutto il sito. Le aree riservate hanno una modalità di accesso piuttosto complicata, per registrarsi all'area stampa ad esempio bisogna scrivere o telefonare alla responsabile, non è presente un modulo per l'iscrizione automatica.

Come abbiamo detto l'obiettivo principale di un sito di questo tipo è (o dovrebbe essere) la promozione della pinacoteca e delle opere esposte, ogni iniziativa spontanea in tal senso dovrebbe essere facilitata o addirittura incentivata, il sito della pinacoteca invece complica la vita a tutti i webmaster che vorrebbero proporne i contenuti ed ampliarne la visibilità.

Non tutto quello che viene fatto all'estero è migliore di quanto viene realizzato in Italia ma studiare è sempre una cosa buona, c'è da imparare dagli aspetti positivi ma anche da quelli negativi.