La Fondazione Zappettini si è costituita nel 2003 a Chiavari con lo scopo di assicurare la conservazione, la tutela e la valorizzazione dell'opera e del patrimonio artistico di Gianfranco Zappettini. Tra le principali finalità della Fondazione vi è quella di favorire una migliore conoscenza sia in Italia che all'estero, tramite la promozione di mostre antologiche, pubblicazioni d'arte e di iniziative di ricerca e di studio, dell'opera dell'artista.
La Fondazione ha sede in una villa liberty nel centro di Chiavari e ha in donazione un'imponente collezione di opere del maestro dagli anni '70 a oggi. Nel maggio 2005, è stato inaugurata la seconda sede nel prestigioso spazio nella centralissima via Nerino a Milano, in un palazzo settecentesco a due passi da piazza Duomo. L'obiettivo è costituire il maggiore centro di studi sulle arti visive degli anni '70, con particolare attenzione verso la "pittura analitica". Questo centro di documentazione, oltre all'attività espositiva, garantisce un servizio aggiornato di informazione bibliografica, fotografica e audiovisiva e fornisce anche una consulenza specializzata, oltre che ai singoli studiosi, a redazioni di riviste e periodici, a case editrici e ad altre associazioni promotrici di mostre sia in Italia che all'estero. L'archivio della Fondazione e la sua collezione sono destinati a creare infine un vero e proprio museo, rappresentativo dei più significativi autori della pittura analitica, punto di riferimento internazionale di questo specifico settore.
La Fondazione Zappettini è riconosciuta dal Ministero per il Beni e le Attività Culturali.
Inizialmente calendarizzata per il mese di maggio 2020 - e sospesa per l’emergenza sanitaria – è organizzata dall’Ente Mostra di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” insieme con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma.
Pittura da sogno e immagini da fiaba: sono il filo conduttore della mostra che dal 4 aprile al 5 luglio 2020 sarà protagonista a Palazzo Roverella di Rovigo.
Lo sguardo del buio. Il Cieco d’Adria e il Tintoretto. Questo il titolo della mostra dedicata Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, dal 15 febbraio al 17 maggio presso il museo archeologico nazionale di Adria.